Pryaniki – pan speziato russo

Pryaniki è un dolce speziato russo chiamato da alcuni biscotto ma più simile a un pan di spezie ricoperto di glassa di zucchero

Pryaniki, pryanik in madre lingua, è un dolce natalizio di origine russa, anche questo come le susumelle, consumato ormai durante tutto l’anno.

COS’E’ IL PRYANIKI

Molti li definiscono biscotti a mio avviso impropriamente perchè la consistenza e la morbidezza li equipara più a un pan speziato.

L’impasto è senza uova ed è fatto con miele, caffè solubile e un mix di spezie che gli conferisce un sapore e un profumo identificativo del dolce.

PRYANIKI E LA LORO ORIGINE

Pryanik deriva dal termine russo pryany che significa speziato.

Tittavia, secondo alcune fonti, l’origine di questo dolce sarebbe antichissima, risalente al IX secolo, periodo anteriore alla scoperta delle spezie.

Secondo la ricostruzione di esperti, le prime fattezze erano rotonde e sulla superficie recavano il simbolo del dio pagano slavo Perun (“il dio del sole”) probabilmente fatto con un calco.

L’ingrediente principale era il miele tant’è che erano conosciuti come dolci al miele.

Poi nel XII/XIII secolo cominciarono ad arrivare le prime spezie come i chiodi di garofano, il cardamomo e il matrimonio con il miele fu molto apprezzato.

Nacquero così i pryaniki conosciuti al giorno d’oggi e consumati per consuetudine in accompagnamento al te non solo a natale.

TULA CAPITALE DEI PRYANIKI

Non è dato sapere il motivo ma Tula divenne nel tempo la capitale dei pryaniki tanto che si originò il mestiere dei prianshiki che tramandavano la loro arte di generazione in generazione.

A riprova dell’importanza di questa arte, tutt’oggi esiste a Tula un museo il Tulsky Pryanik.

La dedizione a questo mestiere fu dovuta in buona parte all’usanza dei festeggiare nascite, matrimoni e ricorrenze con questo dolce.

In pariticolare con riguardo al matrimonio pare che i pryaniki fossero regalati, alcuni giorni prima del matrimonio, dalle coppie di novelli sposi ai genitori ai genitori della sposa.

Questa a significare quanta importanza avevano assunto questi piccoli dolcetti speziati.

DOVE HO APPRESO DI QUESTA RICETTA e SUGGERIMENTI

Dei pryaniki ho appreso per la prima volta dal sito di Luciano Pignataro mentre studiavo ricette natalizie.

Nel suo blog però c’era solo un accenno così incuriosita e ho appreso di più in questo post mentre per la ricetta invece mi sono ispirata a Natasha salvo adottare quella di Marina.

Hanno la forma di piccole sfere ricoperte con una glassa di zucchero a velo carine anche come si presentano. Perfette da regalare come regalo homemade.

SUGGERIMENTI PER RIFARE LA RICETTA

Replicare la ricetta è semplice, non ci sono particolari accorgimenti se non quelli di rispettare il tempo di riposo necessario a far compattare l’impasto.

Per restare belli candidi nei giorni a seguire sarebbe opportuno dare due strati di glassa ma se non amate i dolci molto zuccherosi limitatevi a darne una sola.

Se pensate di regalarli invece fate la doppia passata nella glassa perchè così si manterranno bianchi.

Personalmente li trovo molto buoni anche non glassati, saranno meno dolci ma senza glassa sono ideali anche da pucciare nel latte e sentirete di più il sapore di caffè e spezie!

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Ingredienti (per circa 30 pz):
  • 500 g di farina 00
  • 100 g di burro
  • 110 g di zucchero semolato
  • 180 g di miele millefiori (o di acacia)
  • 30 g di caffè solubile in polvere
  • 60 ml di acqua calda
  • 1 uovo grande
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 1 cucchiaino di pain d’epices (mix di spezie)
  • 1/2 cucchiano di bicarbonato
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
Ingredienti per la glassa:
  • 320 g di zucchero a velo
  • 70 ml di latte

Preparazione:

Raccogliete l’acqua in un pentolino, unite il caffè solubile e fate sciogliere sul fuoco a fiamma media.

Aggiungete alla miscela di caffè solubile il miele, lo zucchero e il burro e sciogliete tutto a fuoco basso fino a quando il composto non risulterà omogeneo.

Dopodichè toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare per 10 minuti.

Sbattete l’uovo con una forchetta, aggiungetelo al composto ormai freddo (trasferito in una ciotola) mettete anche il pain d’epic e l’estratto di vaniglia e girate con un cucchiaio di legno per uniformare il tutto.

Mettere insieme il bicarbonato con l’aceto, farà una sorta di reazione chimica (formerà una schiumetta con bollicine), unitelo al composto, mescolate.

Inserite quindi il lievito e mescolate ancora.

Per ultimo aggiungete la farina precedentemente setacciata e mescolate con una spatola.

Coprite la ciotola con un canovaccio e lasciate riposare l’impasto in frigorifero per una notte (e comunque minimo 4 ore).

Questo passaggio di risposo è importante perchè serve a far solidificare l’impasto e renderlo lavorabile.

(Appena ultimato, infatti, noterete che è molto appiccicoso per via del miele e sarebbe meno facilmente gestibile per fare le palline).

Riprendete l’impasto e ricavatene porzioni dello stesso peso (circa 20 g caduno) aiutandovi con una porzionatore per gelato.

Formate delle sfere e adagiatele su una leccarda ricoperta di carta forno.

Cuocetele in forno a 160° gradi per 15 minuti poi tiratele fuori dal forno e lasciatele raffreddare.

Preparate la glassa versando lo zucchero a velo precedentemente setacciato in una ciotola e aggiungendo il latte, mescolate fino a ottenere una glassa liscia e omogenea.

Immergete la parte superiore dei biscotti nella glassa lasciando cadere quella in eccesso.

Man mano che li fate adagiateli con la parte glassata in su poi lasciateli asciugare.

E’ consigliabile, una volta asciutti, dare una seconda glassatura per renderli più bianchi.

E’ facoltativo e se non amate i dolci troppo zuccherini evitatelo.

Si conservano in una scatola di latta per 10 giorni, se ben conservati anche due ma se avete fatto solo una glassatura perderanno un po’ di candore.

Pryaniki nella foto spezzato in due e adagiati uno sull'altro per mostrare l'interno. Sullo sfondo il vassoio con i panini speziati glassati

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