Vellutata di finocchi detox

crema di finocchi light


Vellutata di finocchi detox: game over!

Eh si perchè finite le feste si corre subito sul web in cerca di ricette detox per compensare gli stravizi dei pranzi e cene luculliani e di qualche sgarro, di quelli che si fanno sulla falsa riga della canzoncina “ a natale puoi”..

Se siete in quella fase, questa è la ricetta perfetta per voi..

IL FINOCCHIO GRANDE ALLEATO DEL DETOX

Il finocchio, è tra gli ortaggi più indicati per affrontare un regime dietetico detox perchè è ricco di acqua, contiene pochissime calorie e molte fibre. 

Tali caratteristiche gli attribuiscono un elevato potere diuretico e disintossicante, ecco perchè può essere considerato un valido alleato della dieta detox.

LE VIRTU’ DETOX DELLA RICETTA e
LE PROPRIETA’ DEL FINOCCHIO

Quello che vi propongo è un piatto leggero, facilmente digeribile che fornisce un equilibrato apporto di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti.

Nello stesso tempo, essendo ricco di acqua, aiuta a idratare il corpo favorendo l’eliminazione delle tossine in eccesso.

Inoltre è altamente ipocalorico, tenete conto che 100 g contengono soltanto 9 kcal!

Le proprietà del finocchio sono quelle di essere povero di grassi, ricco di fibre, di sali minerali (in particolare potassio, calcio e fosforo), di vitamine (A, B e C).

E’ benefico per i disturbi digestivi, ha proprietà depurative e antinfiammatorie.

CURIOSITA’: SAPETE PERCHE’ SI DICE INFINOCCHIARE!?

Sapete perchè si usa il termine “infinocchiare”?

Il motivo di questo verbo, per consuetudine utilizzato in maniera burlesca e cansonatoria, deriva da una precisa caratteristica di questo ortaggio.

Nello specifico deriva dal fatto che il sapore del finocchio altera la funzionalità delle papille degustative. Dopo aver mangiato il finocchio, infatti, tutto sembra più dolce e gustoso.

Per questo motivo gli osti poco onesti erano soliti offrire del finocchio agli avventori prima di servirgli vino di scarsa qualità, per compromettere il loro discernimento gustativo. Da qui è nato il termine infinocchiare.

LA RICETTA

La ricetta è semplice da fare, si prepara in poco tempo con soli 3 ingredienti (finocchi, porro e brodo vegetale) oltre ai condimenti (olio e sale).

Ciò che lo rende gustoso è l’impiego del porro che da anche cremosità, con l’aggiunta di quest’ultimo infatti ho potuto evitare l’impiego delle patate che di solito vengono utilizzate in questo genere di ricette.

Io invece le uso raramente nelle vellutate perchè preferisco sentire il sapore pieno dell’ingredienti principale.

Inoltre è adatta a chi ha intolleranza al lattosio (essendo priva di latte), chi è celiaco (non è presente glutine) oppure per chi ha adottato regimi dietetici vegetariani o vegani, essendo fatta soltanto con ingredienti vegetali.

Se i finocchi vi piacciono in modo particolare vi consiglio di provare anche i finocchi al forno con timo e limone meritano.


NOVITA’ DELL’ANNO : IL CONSIGLIO DEL SOMMELIER SUL VINO DA ABBINARE AL PIATTO

Questa è una delle novità dell’anno, come anticipato nelle mie stories di Instagram, ogni tanto nei commenti alle mie ricette troverete un cameo di una sommelier che consiglierà il vino da abbinare alla portata o al dolce.

Oggi Giulia propone un vino falanghina del Sannio di cui ci dice: ” si tratta di un vino affinato in acciaio, versatile, color giallo paglierino con riflessi verdolini. Naso di fiori bianchi e frutta esotica, note agrumate, un corpo leggero che in bocca sprigiona freschezza e sapidità e termina con note fruttate“.

E dopo la chicca con l’abbinamento dei vini, eccovi la ricetta..

Ingredienti per 2 persone:

  • 2 finocchi (circa 300 g)
  • 1 porro
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 500 ml di brodo di verdure
  • sale q.b.

Preparazione:

Mondate i finocchi eliminando i filamenti e le foglie più coriacee esterne.

Affettate il porro al coltello per ricavare delle fette oppure tagliatelo in 8 spicchi (nel primo caso cuocerà prima).

Tagliate il porro a rondelle sottili.

Mettete in una pentola capiente l’olio fatevi rosolare il porro.

Aggiungete quindi i finocchi tagliati e fate cuocere fin quando l’acqua di vegetazione sarà evaporata.

Quando risulteranno un po’ rosolati aggiungete metà brodo vegetale caldo.

Coprite con un coperchio, abbassate la fiamma e proseguite la cottura.

Appena il brodo risulterà per buona parte assorbito, aggiungetene la restante quantità e fate cuocere fin quando i finocchi non risulteranno morbidi (mantenete sempre la fiamma medio bassa).

A questo punto togliete il coperchio, regolate di sale e lasciate raffreddare un po’ poi con un minipimer a immersione riducete il tutto in purea fino a ottenere una crema liscia.

Versate la vellutata nei piatti, aggiungete un filo d’olio (facoltativo, io non lo metto) e decorate con un ciuffetto di barba di finocchio.

Potete arricchire la vellutata con semi di girasole e di zucca oppure con dei crostini.

Vellutata di finocchio

Nota: Per una vellutata più ricca e cremosa aggiungete di 2 patate piccole tagliate a cubetti, aumentando di circa 200 ml di brodo e allungando i tempi di cottura.

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