Chiacchiere ripiene

Chiacchiere ripiene

Chiacchiere ripiene è il dolce che ho scelto per chiudere il periodo carnevalesco di quest’anno..

Il dolce di carnevale per eccellenza soggetto a molteplici varianti e diversificazioni di denominazione regionali ancorché Chiacchiere sia quello più comune.

Nella mia regione (Lazio ma anche in Umbria e Marche) le chiamiamo frappe, in Toscana le chiamano Cenci (o malatelli se alla ricetta viene aggiunto il miele).

Più a Nord diventano Bugie in Piemonte, nel Veneto Galani ma se siete curiosi di sapere il lungo elenco di nomi regionali delle chiacchiere fatevi un giro in rete, vi divertirete a scoprire quanti sono.

Fatto sta che non è un Carnevale che si rispetti senza farle o mangiarle.

Lo scorso anno vi ho dato una versione personale di frappe light perché cotte al forno con un velo di glassa al miele e codette colorate.

CHIACCHIERE RIPIENE

Al contrario quest’anno ho scelto una versione super golosa, ripiene e fritte.

Doppia goduria e grande soddisfazione in termini sensoriale gustativo.

Un guscio croccante arricchito da un cremoso ripieno di confettura di albicocca dolce.

Un perfetto esempio di trasgressione mangereccia in accordo con il periodo più godereccio e gaudente dell’anno.

D’altronde dopo il martedì grasso c’è il mercoledì delle ceneri a partire dal quale inizia il periodo della quaresima e delle restrizioni gastronomiche in vista della Pasqua.

Per questo motivo direi che queste chiacchiere ripiene sono perfette per fare la “baldoria culinaria” prima della quarantena di digiuno.

Per la ricetta mi sono ispirata quella della Cucina Italiana cambiando il ripieno, io ho optato per una farcitura con confettura di albicocche al posto della crema.

Più facile e a mio avviso più indicata per un dolce da friggere.

Ovviamente potete cambiare il gusto della confettura, optando per quella di vostro gradimento.

L’ORIGINE DEL CARNEVALE E’ CATTOLICA?

E’ luogo comune credere che il carnevale sia una festa cattolica essendo collegata alla Pasqua.

Di fatti il periodo carnevalesco è variabile poichè cambia ogni anno in base alla ricorrenza di calendario di quest’ultima.

In verità però il carnevale è legato al mondo pagano, nello specifico ai Saturnali della romana antica (pagana) e delle feste dionisiache tipiche del periodo greco classico.

Durante queste festività era concesso derogare alla seriosità dei ruoli quotidiani per concedersi scherzi e giocosità.

Anche i ruoli di società venivano meno giacché con il mascheramento non c’era distinguo fra ricchi e poveri.

L’etimologia del termine “carnevale” invece deriva dal latino “carnem levare” (togliere la carne) .

Ciò dall’usanza di dare fondo alla dispensa di carne nel giorno di martedì grasso dato che nel periodo di Quaresima non poteva essere mangiata.

Dopo aver scandaglio nome e origine di questa festa direi che sia il caso di omaggiarla con questa golosa ricetta ..

chicchiere ripiene fritte - dolce di carnevale

Ingredienti:

  • 300 g di farina 00
  • 50 ml di liquore tipo marsala
  • 50 g di burro (morbido)
  • 30 g di zucchero
  • 5 g di lievito per dolci
  • 3 uova
  • olio di semi di arachidi per friggere q.b.
  • confettura di albicocche q,b. (o altra confettura)

Procedimento:

Nella ciotola della planetaria radunate la farina, zucchero e lievito per dolci e mescolate con la frusta piatta.

Unite quindi il burro morbido e azionate la planetaria.

Con la planetaria sempre in funzione unite un uovo alla volta, aspettando che il precedente sia assorbito prima di inserire il successivo.

Aggiungete ora il marsala azionate poi cambiate il gancio mettendo quello a spirale e finite di impastare fino a quando non avrete ottenuto un impasto ben legato e liscio.

[Potete fare questa operazione anche a mano seguendo il medesimo ordine di ingredienti].

Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciatelo riposare per mezz’ora in frigorifero.

Con l’aiuto della macchina per stendere o con il mattarello tirate la pasta a uno spessore di 3 millimetri.

Con la rotella liscia (o un coltello) ricavate un rettangolo largo 7 centimetri e lungo 8 centimetri.

Mette nel centro un po’ di confettura e richiudete bene il rettangolo ripiegandolo su se stesso.

Sigillate bene i bordi (se necessario inumiditeli un appena per farli aderire).

Mettete a scaldare l’olio in una pentola capiente, quando è arrivato a temperatura (160°) immergete le frappe poche alla volta.

Giratele a metà cottura e quando saranno ben dorate da entrambi i lati, scolatele e lasciatele asciugare sulla della carta assorbente.

Una volta che saranno completamente raffredate, spolverizzatele di zucchero a velo e servitele.

chicchiere ripiene farcite com marmellata e fritte

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